mercoledì 30 giugno 2021

#solocosebelle di giugno Val Concei

 Ciao mi costa molto partecipare a #solocosebelle del blog di Fiore. Dopo quello che mi è successo si vede tutto nero perchè il mondo mi è crollato addosso e in un attimo la mia vita è cambiata. E' dura, anzi durissima, ma non devo mollare. Anche nel nero, nella nebbia dobbiamo pescare qualcosa di positivo

Ho scoperto un luogo incantato in Val Concei , in Valle di Ledro. Un piccolo angolo di verde, a contatto con la natura e statue in legno.

Un posto che mi ha fatto rilassare, mi ha dato un senso di pace. Vicino c'è anche un piccolo torrente.


La leggenda della fata Gavardina

Viveva in Val di Ledro una fata buona di nome Gavardina. La sua dimora era nelle ampie caverne da cui sgorgano le sette magnifiche sorgenti della Val de Fi, in fondo alla Val Concei. Nessuno l’aveva mai vista, ma parecchi affermavano di aver udito il suo canto melodioso mentre si chinavano a bere l’acqua fresca che sgorgava dalla roccia. La fata Gavardina amava molto la Valle di Ledro e i suoi abitanti. Usciva spesso dalla sua dimora e volava qua e là, invisibile a contemplare i panorami e ad osservare la gente laboriosa. I campi spiccavano nitidi, i prati sui pendii avevano un’erbetta tenera e venivano lavorati e curati. La Fata Gavardina conosceva molto bene i suoi compaesani Ledrensi, si diceva quasi potesse leggerli nel pensiero. Vedeva le gioie che li rallegravano e i dolori che li turbavano.

Fino a quando, ci fu un giorno che cominciò ad avvertire un grande cruccio che era nato nei loro animi: tanti insetti cattivi avevano invaso la valle e si posavano sugli alberi per mangiarne le foglie, facendoli restare nudi, e una volta spostati nel fondovalle scomparivano sottoterra. I Ledrensi erano tristi e a peggiorare la situazione, degli uomini erano venuti a scavare una galleria sotto al lago, e le sue acque si erano abbassate paurosamente. 

La fata Gavardina ascoltava i discorsi tristi dei Ledrensi e leggeva i loro pensieri. Avrebbe voluto aiutarli, ma era una fata buona e non aveva il potere di distruggere quegli insetti. Conosceva però altre fate e maghi e si rivolse al potente mago che viveva nei ghiacciai della vicina Rendena. Il mago delle nevi promise di aiutare Gavardina e i ledrensi liberandoli dagli insetti cattivi. Cosicché, egli arrivò, radioso come il sole, e gli insetti sbucarono dalla terra quasi tutti in un giorno e cominciarono ad invadere le piante del fondovalle. Il mago delle nevi mandò i suoi folletti, che gonfiavano le loro gote e soffiavano fuori una nuvola bianca. Gli insetti caddero a terra morti. La fata Gavardina guardava ammirata, ma nel frattempo si accorse tristemente che i Ledrensi ormai privati da troppo tempo della loro terra, si stavano abituando ad un altro e diverso stile di vita. Lavoravano la terra sempre con meno interesse e amore, e non si accorgevano nemmeno se gli insetti cattivi tornavano o meno a infastidire le piante. Gavardina si sentì tanto triste. Vide una Valle di Ledro trasformata. I prati erano invasi da sterpi e cespugli, i campi incolti e i fienili decadenti. Gavardina così fuggì nei suoi antri umidi della Val de Fi. Da quel giorno ancora non si sa se sia viva ancora là dentro. Più nessuno sale lassù a bere alle sette sorgenti e ad ascoltare il suo canto melodioso.

La Fata Gavardina ci ricorda come i nostri avi erano abituati a vivere le montagne Trentine ed il loro legame con la terra, che è stato radicalmente cambiato negli ultimi decenni. Questo può farci tutti un po’ riflettere…






Il mago delle nevi









Fata Gravadina










Con questo post partecipo a:

#solocosebelle di giugno


10 commenti:

  1. Cara Robby questo luogo e la leggenda ad esso collegato è molto bello e suggestivo. Hai fatto bene ad andarci e a condividere con noi il tuo pensiero. Ciao . Un abbraccio forte e bau alla cara inseparabile Will .

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  2. Cara Robby, deve essere molto dura ma io ti ammiro per la tua forza ad andare avanti, nonostante la tua vita sia cambiata, in un attimo. E fai bene , non resta altro da fare che continuare e cercare qualche cosa di bello , nonostante tutto. Meno male che c'è Will!!!
    Che meraviglia quei posti e quelle statue di legno sembrno uscite dalle fiabe !! Un abbraccio.

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  3. Belle le statue di legno. Un forte abbraccio.

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  4. Che posti incantevoli... Un abbraccio e... tanto coraggio!
    Ti auguro un luglio sereno
    A presto
    Lulù

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