venerdì 11 dicembre 2020

La storia di Brick

 

Ciao, questa è la storia di Brick, cane adottato dall'amica Marina Alberghini. Scritto che mi ha mandato Marina.


Storia di Brick

Ho adottato Brick dopo che era morto il mio caro Piero a 17 anni. Lisa, adottata 6 anni fa da Napoli, era  rimasta sola e non aveva più voglia di vivere nonostante mi adorasse, non andava più in giardino e dormiva sempre.

Arrivato Brick ho constatato che agli inizi  era vissuto bene e ben tenuto. Era un cane di casa, aveva un giardino dove era stato addestrato a sporcare, un padrone che lo chiamava col fischio e che lo faceva giocare col riporto. Certo aveva anche gatti perché rispettò subito i miei. Ma un giorno tutto era cambiato. O il padrone era morto o era arrivato un neonato perché se sente piangere un neonato in un film alza le orecchie e si guarda intorno. Sappiamo tutti quante madri isteriche cacciano il cane o il gatto di casa quando arriva il figlio.

Che cosa sia stato non lo sapremo mai, fatto sta che era stato abbandonato nei monti laziali di Pontecorvo. Abbandonato a se stesso si era riempito di zecche e ammalato di Erlichia, malattia mortale se non curata, portata dalle zecche. Ha conosciuto sassate e bastonate perché aveva il terrore delle palle e delle scope e bastoni. Non sappiamo quanti anni sono passati così, ha 9 anni, finalmente è stato accalappiato e portato in canile dove ha vissuto un anno, senza cure per l’Erlichia.

Arrivato qui aveva paura di tutto, pur essendo buono e affettuoso, soprattutto il gioco lo terrorizzava pur essendo un cane da riporto, e così il guinzaglio forse per l’accalappiamento o per frustate. Il periodo felice, certo breve, era dimenticato, restava l’altro.

Volevo riportarlo a una vita normale e felice, mi consigliavano un addestratore, ma volevo essere io il suo punto di riferimento. Almeno volevo provare. Così ,mentre lo curavo per l’Erlichia già con tre fasi di antibiotico e diventava più forte ,ho cominciato a buttargli piccoli pezzetti di cartone chiedendo il riporto ma senza ordini bruschi, in modo rassicurante, divertente. Li prendeva in bocca e portava in cuccia sbriciolandoli. Non capiva cosa volevo. Ma senza riporto non esiste il gioco. Poi ho comprato dei piccoli peluche, se li portava in giro ma riporto niente. Se poi vedeva una palla scappava in giardino dalla paura. Col guinzaglio si bloccava o gettava a terra nel panico.

Parlandogli sempre, rassicurandolo, finalmente ha cominciato a capire, a ricordare, a riportarmi i peluche e, vittoria completa, la mattina del 19 gennaio mi ha portato lui la palla per giocare! che adesso adora e con la quale fa il riporto correndo in giardino. Si era ricordato che la palla è un giuoco! E’ stato un gran giorno!

Piano piano ricorda tutto il periodo felice e adesso ha del tutto dimenticato  quello da randagio, la mattina quando mi alzo mi porta i giocattoli e mi chiede di giocare. Ama anche i gatti e li accoglie nella sua cuccia.

Ora è un cane normale e molto felice e in cammino per la guarigione dal tremendo parassita, ha fatto una pelliccia che sembra un maremmano. Lisa è irriconoscibile e corre e gioca con lui, mai vista così allegra.

Divertentissimo poi è vederlo correre in giardino con la palla a gara con i gatti! Mi adora e devo dire che non c’è gioia più grande che avere e vedere la riconoscenza, la trasformazione e la joie de vivre di un cane strappato al canile una gioia che si ripete ogni giorno!

Marina Alberghini


Una bella storia che mi ha fatto commuovere, emozionare. Grande Marina.


Ed ecco qua la foto d Brick.

Qua quando era in canile


Qua come è ora, si legge la felicità nei suoi occhi




10 commenti:

  1. Una bella storia, con un lieto fine. Quel lieto fine che ci dovrebbe essere per tutti gli animali !! Come è diventato bello , ora ,Brick !!Si vede che è felice. Ciao

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  2. Un racconto bellissimo e divertente. Anche io ho un cane e posso capire la passione e la dedizione che provi per i tuoi amici quattro zampe. Grazie per il post e buona serata.

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  3. È una bella storia che, seppur in diversa situazione, mi ricorda quella di Lolo. I cani dal canile arrivano impauriti, diffidenti, ma poi con l amore della nuova famiglia si trasformano. Brava Marina e grazie a te x avercela riportata qui!

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  4. Bella storia e carinissimo Brick. E' bello trovare sempre più spesso storie che coinvolgono animali con un liato fine. Un saluto Robby buona continuazione di settimana e serene festività natalizie in arrivo

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  5. Caro Brick, che dolce musetto! Sei stato fortunato a trovare Marina! E Marina a trovare te!!! Una carezza al piccolino!!

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  6. Tutti i miei complimenti a Marina per la sua azione. Inoltre Brick è la copia della mia cagnetta Wendy (morta da tempo-le sue ceneri sono nel nostro giardino). Tanti auguri du buone feste a lei e Brik e, naturalmente, a te e Will.

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  7. Una bella storia reale che scalda il cuore in un periodo così difficile. Ciao Robby, auguro a te, a Marina e alle vostre famiglie un sereno Natale e un 2021 migliore.

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  8. Si vede che adesso Brick è felice, che bella storia!
    Tanti auguri di Buone Feste!

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  9. Una bella storia commovente.
    Ti faccio i miei più cari auguri per un Santo Natale sereno nonostante tutto.
    Un abbraccio
    Maria

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  10. Passo per lasciarti i miei migliori auguri di Buon Natale:)
    sinforosa

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