Sonno di gatto
Come dorme bene un gatto,
dorme con zampe e di peso,
dorme con unghie crudeli,
dorme con sangue sanguinario,
dorme con tutti gli anelli
che come circoli incendiati
costruirono la genealogia
d’ una coda color di sabbia.
Vorrei dormire come un gatto
con tutti i peli del tempo,
con la lingua di pietra
focaia,
con il sesso secco del fuoco
e, non parlando con nessuno,
stendermi sopra tutto il mondo,
sopra le tegole e la terra,
intensamente consacrato
a cacciare i topi del sogno.
Ho veduto come vibrava
il g atto nel sonno: correva
la notte in lui come acqua oscura,
e a volte pareva cadere,
magari precipitare
nei desolati ghiacciai,
forse crebbe tanto nel sonno
come un antenato di tigre
e avrebbe saltato nel buio
tetti, nuvole e vulcani.
Dormi, dormi, gatto notturno
con i tuoi riti di vescovo,
e i tuoi baffi di pietra:
ordina tutti i nostri sogni,
guida le tenebre delle nostre
addormentate prodezze
con il tuo cuore sanguinario
e il lungo collo della tua coda.
Pablo Neruda
Grazie Marina Alberghini per avermi mandato un email con questa poesia.
Solo il grande immenso Pablo poteva scrivere una poesia così vera reale....
RispondiEliminaCiao bella!
Che bella questa poesia di Neruda, non l'avevo mai letta, grazie per averla pubblicata!
RispondiEliminaBuona giornata