Ginger |
Un cane è per sempre, punto. Riflessioni pre-natalizie.
Dal blog di Pablo
Non sono io l'autore materiale di questo post, però ci tengo molto a precisare che ne condivido in tutto e per tutto il contenuto, così come tutti i miei fratelli e persino i bipedi di casa.
Questo post è fortemente voluto da Ginger, che è qui accanto a me (ma che lascia a me l'onore di scrivere...più che altro perché con una zampa sola, facciamo notte!!! E poi io ormai ho una certa dimestichezza con la tastiera!!!).
"Si sta avvicinando il Natale, il mio secondo Natale in quella che è e sarà la mia Famiglia Per Sempre, ma il primo effettivo, dato che a Natale dell'anno scorso non sapevo ancora quale sarebbe stata la mia sistemazione definitiva, perché tutto è cominciato con un semplice stallo...ma questa è un'altra storia.
Sarà un Natale bellissimo, in famiglia, pieno di amore, di regali, di coccole, di festeggiamenti. Sarà un Natale al caldo, sia nel cuore che nella pelle. Sarà un Natale come dovrebbe essere ogni Natale.
Quella notte, però, tra un biscottino e una salsiccetta, io non riuscirò a non pensare a tutti i cani del mondo che non hanno la mia stessa fortuna.
A tutti i cani che vagano per le strade in cerca di un posto caldo dove rifugiarsi e di un pezzetto di cibo.
A tutti i cani che nei canili, nei rifugi, al freddo, da soli, cercano di farsi compagnia e forza l'uno con l'altro, di scaldarsi a vicenda per non sentire il freddo che c'è fuori e il freddo che c'è dentro all'anima.
A tutti i cani che una famiglia ce l'avevano o meglio, che pensavano si trattasse di una famiglia, e che invece si ritrovano a domandarsi perché sono dentro in un box e non a casa, sul divano o nella cuccia.
A tutti i cani che aspettano che la persona per cui avrebbero dato la vita torni a riprenderli lì, dove li hanno lasciati senza motivo.
A tutti i cani anziani o ammalati, che dovrebbero essere al caldo e circondati d'amore, e invece si trovano da qualche parte al freddo e da soli.
A tutti i cani legati ad una catena che a Babbo Natale chiedono solo la libertà di poter condividere la loro vita quotidiana con quelle persone dentro casa che stanno festeggiando assieme al caldo, e non stare lì fuori al freddo da soli.
A tutti i cani che subiscono maltrattementi.
A tutti i cani dei laboratori in cui si pratica la vivisezione, che non sanno nemmeno cos'è un Natale.
Non potrò non pensare ad ognuno di loro. Non potrò far finta di niente.
Perché ci sono passata anche io. Sono stata anche io un cane di nessuno. Dentro ad un box a cercare di capire cosa sarebbe stato della mia vita. A chi avrei potuto donare la mia fedeltà assoluta. Con chi avrei potuto condividere i momenti belli e i momenti brutti. Chi avrei potuto consolare e coccolare e scaldare e far sorridere e far arrabbiare e amare incondizionatamente e per sempre, come solo un cane sa fare.
Ho trascorso anche io i giorni, uno uguale all'altro, godendomi, per fortuna, le coccole delle volontarie (perché grazie al cielo io ero in un Rifugio meraviglioso), ma sperando che prima poi arrivasse qualcuno con cui tornare a casa alla sera e per sempre; aspettando quel qualcuno che mi avrebbe scelto, guardandomi negli occhi. Quel qualcuno di cui potermi fidare e che non mi avrebbe tradito mai più. So perfettamente cosa vuol dire quell'attesa infinita.
Non so se sono stata buona-buona in quest'anno.
Forse a volte no.
Ho rubato spesso il cibo dai piatti dei bipedi, dalla cucina, dalle spazzature.
Ho cercato più volte di mangiarmi il gatto di casa.
Ho litigato tante, tante, tantissime volte con mio fratello McGraw, spesso scatenando io le azzuffate.
Ho tirato un sacco in passeggiata il braccio della mamma perché volevo mangiarmi il coniglio che vive nel giardino dove passiamo sempre.
Ho mangiato schifezze trovate per terra.
Ho leccato tutto il pavimento appena lavato.
Ho strisciato tutte le porte.
Ecco si, caro Babbo Natale, non sono stata proprio un cane perfetto, però, se posso, io come regalo per questo Natale, vorrei che tutti i cani del mondo potessero trovare una Famiglia con la F maiuscola, che sia per sempre, che voglia loro bene, che condivida la propria vita con loro, che assicuri loro le cure e l'amore a cui hanno diritto.
Lo so, è un regalo gigante quello che ti chiedo, però tu provaci, io prometto che cercherò di essere un cane migliore, soprattutto cercherò di non litigare più con mio fratello McGraw, te lo prometto. E ok, cercherò anche di non rubare più il cibo ovunque esso sia. Va bene, va bene, il gatto non è da mangiare, ricevuto.
Bene, dato che ormai ho rubato lo spazio al quattrozampe scrittore, nonché mio fratello, Pablo, ne approfitto ancora un pochino, per fare un piccolo appello.
A Natale, se decidi di regalare un mio simile, cioè un cane, ci sono delle piccole regole da seguire.
Regola n. 1: UN CANE NON E' UNA COSA, UN OGGETTO INANIMATO. UN CANE HA UN'ANIMA E SOFFRE. NON SI PUO' PRENDERE E GETTARE VIA A PROPRIO PIACIMENTO.
Regola n. 2: UN CANE E' UN IMPEGNO, SOPRATTUTTO DA CUCCIOLO. E' UN ESSERE VIVENTE CON DELLE ESIGENZE CHE NON SI POSSONO TRASCURARE. ED E' COME UN ETERNO BAMBINO. PERCIO' LA PERSONA CHE DEVE RICEVERE IL CANE IN REGALO DEV'ESSERE CONSENZIENTE E INFORMATA SU COSA COMPORTA CONDIVIDERE LA PROPRIA VITA CON UN CANE.
Regola n. 3: UN CANE E' PER SEMPRE.
Ora, dopo aver attentamento valutato tutto ciò, quando stai per regalare un cane rifletti.
Non andare in un allevamento.
Ci sono milioni di cani nei canili e nei rifugi di tutto il mondo che aspettano una famiglia. Ce ne sono perfino di razza, se non sai rinunciare a volere un cane che sia esteticamente come dici tu.
E ricorda, non esistono solo i cuccioli. Adottare un cane adulto o anziano è un'esperienza meravigliosa.
E non dimenticare mai e poi mai la regola numero tre:
un cane è per sempre, punto."
Ginger
Questo post è fortemente voluto da Ginger, che è qui accanto a me (ma che lascia a me l'onore di scrivere...più che altro perché con una zampa sola, facciamo notte!!! E poi io ormai ho una certa dimestichezza con la tastiera!!!).
"Si sta avvicinando il Natale, il mio secondo Natale in quella che è e sarà la mia Famiglia Per Sempre, ma il primo effettivo, dato che a Natale dell'anno scorso non sapevo ancora quale sarebbe stata la mia sistemazione definitiva, perché tutto è cominciato con un semplice stallo...ma questa è un'altra storia.
Sarà un Natale bellissimo, in famiglia, pieno di amore, di regali, di coccole, di festeggiamenti. Sarà un Natale al caldo, sia nel cuore che nella pelle. Sarà un Natale come dovrebbe essere ogni Natale.
Quella notte, però, tra un biscottino e una salsiccetta, io non riuscirò a non pensare a tutti i cani del mondo che non hanno la mia stessa fortuna.
A tutti i cani che vagano per le strade in cerca di un posto caldo dove rifugiarsi e di un pezzetto di cibo.
A tutti i cani che nei canili, nei rifugi, al freddo, da soli, cercano di farsi compagnia e forza l'uno con l'altro, di scaldarsi a vicenda per non sentire il freddo che c'è fuori e il freddo che c'è dentro all'anima.
A tutti i cani che una famiglia ce l'avevano o meglio, che pensavano si trattasse di una famiglia, e che invece si ritrovano a domandarsi perché sono dentro in un box e non a casa, sul divano o nella cuccia.
A tutti i cani che aspettano che la persona per cui avrebbero dato la vita torni a riprenderli lì, dove li hanno lasciati senza motivo.
A tutti i cani anziani o ammalati, che dovrebbero essere al caldo e circondati d'amore, e invece si trovano da qualche parte al freddo e da soli.
A tutti i cani legati ad una catena che a Babbo Natale chiedono solo la libertà di poter condividere la loro vita quotidiana con quelle persone dentro casa che stanno festeggiando assieme al caldo, e non stare lì fuori al freddo da soli.
A tutti i cani che subiscono maltrattementi.
A tutti i cani dei laboratori in cui si pratica la vivisezione, che non sanno nemmeno cos'è un Natale.
Non potrò non pensare ad ognuno di loro. Non potrò far finta di niente.
Perché ci sono passata anche io. Sono stata anche io un cane di nessuno. Dentro ad un box a cercare di capire cosa sarebbe stato della mia vita. A chi avrei potuto donare la mia fedeltà assoluta. Con chi avrei potuto condividere i momenti belli e i momenti brutti. Chi avrei potuto consolare e coccolare e scaldare e far sorridere e far arrabbiare e amare incondizionatamente e per sempre, come solo un cane sa fare.
Ho trascorso anche io i giorni, uno uguale all'altro, godendomi, per fortuna, le coccole delle volontarie (perché grazie al cielo io ero in un Rifugio meraviglioso), ma sperando che prima poi arrivasse qualcuno con cui tornare a casa alla sera e per sempre; aspettando quel qualcuno che mi avrebbe scelto, guardandomi negli occhi. Quel qualcuno di cui potermi fidare e che non mi avrebbe tradito mai più. So perfettamente cosa vuol dire quell'attesa infinita.
Non so se sono stata buona-buona in quest'anno.
Forse a volte no.
Ho rubato spesso il cibo dai piatti dei bipedi, dalla cucina, dalle spazzature.
Ho cercato più volte di mangiarmi il gatto di casa.
Ho litigato tante, tante, tantissime volte con mio fratello McGraw, spesso scatenando io le azzuffate.
Ho tirato un sacco in passeggiata il braccio della mamma perché volevo mangiarmi il coniglio che vive nel giardino dove passiamo sempre.
Ho mangiato schifezze trovate per terra.
Ho leccato tutto il pavimento appena lavato.
Ho strisciato tutte le porte.
Ecco si, caro Babbo Natale, non sono stata proprio un cane perfetto, però, se posso, io come regalo per questo Natale, vorrei che tutti i cani del mondo potessero trovare una Famiglia con la F maiuscola, che sia per sempre, che voglia loro bene, che condivida la propria vita con loro, che assicuri loro le cure e l'amore a cui hanno diritto.
Lo so, è un regalo gigante quello che ti chiedo, però tu provaci, io prometto che cercherò di essere un cane migliore, soprattutto cercherò di non litigare più con mio fratello McGraw, te lo prometto. E ok, cercherò anche di non rubare più il cibo ovunque esso sia. Va bene, va bene, il gatto non è da mangiare, ricevuto.
Bene, dato che ormai ho rubato lo spazio al quattrozampe scrittore, nonché mio fratello, Pablo, ne approfitto ancora un pochino, per fare un piccolo appello.
A Natale, se decidi di regalare un mio simile, cioè un cane, ci sono delle piccole regole da seguire.
Regola n. 1: UN CANE NON E' UNA COSA, UN OGGETTO INANIMATO. UN CANE HA UN'ANIMA E SOFFRE. NON SI PUO' PRENDERE E GETTARE VIA A PROPRIO PIACIMENTO.
Regola n. 2: UN CANE E' UN IMPEGNO, SOPRATTUTTO DA CUCCIOLO. E' UN ESSERE VIVENTE CON DELLE ESIGENZE CHE NON SI POSSONO TRASCURARE. ED E' COME UN ETERNO BAMBINO. PERCIO' LA PERSONA CHE DEVE RICEVERE IL CANE IN REGALO DEV'ESSERE CONSENZIENTE E INFORMATA SU COSA COMPORTA CONDIVIDERE LA PROPRIA VITA CON UN CANE.
Regola n. 3: UN CANE E' PER SEMPRE.
Ora, dopo aver attentamento valutato tutto ciò, quando stai per regalare un cane rifletti.
Non andare in un allevamento.
Ci sono milioni di cani nei canili e nei rifugi di tutto il mondo che aspettano una famiglia. Ce ne sono perfino di razza, se non sai rinunciare a volere un cane che sia esteticamente come dici tu.
E ricorda, non esistono solo i cuccioli. Adottare un cane adulto o anziano è un'esperienza meravigliosa.
E non dimenticare mai e poi mai la regola numero tre:
un cane è per sempre, punto."
Ginger
Condivido questo scritto.
Mi ha emozionato.
Ti regalo a te e famiglia il premio amore a 4 zampe-
Grazieeeeeeeee!Anche da parte di mia sorella Ginger,si è emozionata!E'sempre molto sensibile qnd si affrontano questi temi.Una superleccata a tutta la famiglia!Bauuuuuuuu!Pablo
RispondiEliminaUn cane è un dono dal cielo,un amore puro e per sempre!
RispondiEliminami sono commossa, posso metterle nel mio blog?
RispondiEliminasono d'accordo su tutto e per tutto.!!!!
Ciao Pablo una super coccola a te e a Ginger. Un bau bau da Hay Lin.
RispondiEliminaCiao Lily hai ragione.
Ciao Isa per me non ci sono problemi, basta che metti anche il link al blog di Pablo.