venerdì 28 ottobre 2011

Irena Sendler


Irena Sendler 
 Il 12 maggio 2008  è venuta a mancare una signora di 98 anni di nome Irena.
Durante la seconda guerra mondiale, Irena, ha ottenuto il permesso di lavorare nel ghetto di Varsavia
.
Aveva un 'ulteriore motivo', Era al corrente dei piani che i nazisti avevano per gli ebrei. Irena portò in salvo migliaia di neonati nascondendoli nel fondo della sua cassetta degli attrezzi che portava nel retro di un'ambulanza. I bambini più grandi li nascondeva un sacco di iuta ...
Teneva anche un cane, che aveva addestrato ad abbaiare quando i soldati nazisti

si avvicinavano .I soldati, naturalmente, temevano il cane e il suo latrato copriva il pianto dei bambini.
Durante tutto questo tempo, è riuscita a salvare
circa
2500 tra bambini e neonati.
Fu catturata, e i nazisti
,
le ruppero entrambe le gambe e le braccia picchiandola selvaggiamente.
Irena tenne un registro dei nomi di tutti i ragazzi che clandestinamente aveva portato fuori dai confini
e lo teneva in un barattolo di vetro, sepolto nel suo cortile.
Dopo la guerra, cercò di rintracciare tutti i genitori che potessero essere sopravvissuti per riunire le famiglie.
La maggior parte di loro erano stati gasati. Irena ha continuato a prendersi cura di questi ragazzi, mettendoli in case famiglia
o trovando loro famiglie affidatarie o adottive. Irena è stata proposta per il Premio Nobel della Pace nel 2007.
Non è stata nominata.


Ciao, non conoscevo la storia di questa grande donna che ha salvato tanti bambini. Donna coraggiosa. Un grazie anche al suo cane. Grazie Mila per avermi fatto conoscere Irena.
















5 commenti:

  1. Che bella storia... una donna molto coraggiosa e gentile ... e un bravo cane!
    Love, baci,
    Lorraine

    RispondiElimina
  2. CIao Lorraine
    si una donna coraggiosa.

    RispondiElimina
  3. E' vero, quante persone coraggiose e meritevoli passano silenziose in questo mondo, contrapposte al frastuono che spesso accompagna inutili idioti pieni di boria.
    E' una storia davvero commovente.

    RispondiElimina
  4. Ancora un'altra persona che ha saputo distinguersi per andare oltre l'odio esercitato dai nazisti e fascisti, pagando anche con la sua persona. Ce ne sono stati molti in quel periodo, ma non tutti sono conosciuti. Grazie per questo bel post.

    RispondiElimina
  5. Ciao Silvia hai ragione. Una supercoccola a Otto.
    Ciao Elio

    RispondiElimina

Rispondi