giovedì 15 settembre 2011

SABATO 17 SETTEMBRE 2011 - TORINO MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA CACCIA


SABATO 17 SETTEMBRE 2011 - TORINO
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA CACCIA
Corteo da Porta Susa (Piazza XVIII Dicembre) ore 15.30 a piazza Vittorio Veneto - Torino
Perché il 17/9? Perché il giorno successivo,18/9, apre la stagione venatoria 2011/2012 e centinaia di migliaia di animali saranno fucilati da sedicenti "amanti della natura" in nome di futili o false argomentazioni come "divertimento, gola, necessità di selezione, sport"
Con il corteo ribadiamo il nostro “SI´ DECISO” a fermare questo massacro
Perché a Torino? Perché in Piemonte nel 2012, dopo 25 anni dalla raccolta delle firme e 25 anni di ostruzionismo della Regione vinto solo da una pronuncia della Corte di Appello, si terrà un REFERENDUM REGIONALE CONTRO LA CACCIA che non ha precedenti.
Nel 1987 vennero raccolte 60.000 firme in calce alla proposta di referendum che chiedeva:
a) Divieto di caccia per 25 specie selvatiche (17 uccelli e 8 mammiferi)
b) Abolizione delle deroghe di carniere per le aziende private di caccia
c) Abolizione delle deroghe al divieto di caccia su terreno innevato
d) Divieto di caccia la domenica
Nel 1987 (come oggi) avremmo tutti voluto abolire completamente la caccia. Purtroppo un referendum regionale non può abolire un’attività prevista da una legge dello Stato. Ma, oggi come ieri, ribadiamo che in caso di successo di questo referendum l’attività venatoria in Piemonte verrebbe drasticamente ridotta, - togliendo ai cacciatori la possibilità di uccidere ben 25 specie di animali, di uccidere quanti animali vogliono in aziende private,sulla neve e nella sacrosanta domenica.
In sintesi togliendo ai cacciatori una grandissima parte del loro “sano divertimento”, - salvaguardando maggiormente la biodiversità - e, soprattutto, lasciando la “loro” vita a un grandissimo numero di animali selvatici, animali NON umani che, come noi, dal punto di vista morale non “appartengono” ad altri che a sé stessi checché un'arbitraria legge “umana” li qualifichi come “patrimonio indisponibile dello Stato”, cedibile in base a concessione. Parlare di esseri senzienti in termini di merce ci fa orrore, ma “oggi” possiamo combattere solo con le armi (chi ha detto armi?) giuridiche di cui disponiamo. Questo referendum è indubbiamente uno strumento con cui può essere inferto alla caccia piemontese un colpo mortale, riducendo i cacciatori a tal minimo numero da perdere ogni potere in sede istituzionale. Quel potere che ha bloccato il referendum per ben venticinque anni.
Le amministrazioni regionali di tutti i colori e di tutti gli schieramenti hanno in questi anni illecitamente impedito il voto popolare costringendo il Comitato Promotore ad una estenuante battaglia legale durata quasi un quarto di secolo. Ora la Corte d’Appello di Torino ha dato il via libera al referendum piemontese che si svolgerà nella primavera del 2012.
Ciò significa che le stesse richieste referendarie piemontesi potrebbero essere proposte IN TUTTE LE REGIONI. Per raggiungere l'obiettivo però bisogna ottenere il quorum con la vostra affluenza alle urne e la vittoria dei quesiti con il vostro “si' “
Per gli animali e per il primo referendum ”straccia-caccia”
TUTTI A TORINO IL 17 SETTEMBRE 2011
affinché quella che si apre il 18 settembre sia l’ultima stagione venatoria.
Info sull’organizzazione dei pullman alla pagina http://www.oipa.org/italia/appuntamenti/settembre_torino.html


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